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“IN UN MONDO DUALISTICO
OGNI SCELTA TRACCIA
UN NUOVO PUNTO DI VISTA...

TU SEI IL TUO PERCORSO”

biografia

Andrea Prandi inizia la sua formazione all’Accademia di Belle Arti G.B. Cignaroli di Verona concentrando i suoi studi sulla pittura, la decorazione e l’anatomia. Prosegue poi la sua ricerca artistica frequentando per molti anni lo studio del prof. Giorgio Scarato, accademico della Cignaroli e illustratore internazionale.
Dal 2011 ad oggi, si registrano diverse mostre personali e rassegne in musei, gallerie e storiche location in città italiane e all’estero, tra cui Barcellona, Copenaghen, Londra, Miami, New York, Dubai.

La sua arte spazia dalla digital art alla video art, dalla scultura all’installazione.
I primi anni della sua produzione sono dedicati a sperimentazioni pop-culture in un trait d’union tra installazione e pittura, mentre le successive creazioni, figlie dell’incontro tra arte e scienza, si concentrano sui segreti del cosmo, dando origine alla collezione I Misteri dell’Universo, di cui si ricorda l’opera Panspermia, premiata come miglior digital art nel 2015 alla X Florence Biennale.

Nel 2016, Prandi si distingue ricevendo il Premio Arte della rivista Arte, Mondadori, presso Palazzo Reale a Milano.

Nel 2017 l’artista è presente alla 57ª Biennale d’Arte di Venezia come artista italiano scelto ad interpretare il tema della rassegna artistica La Marge nel Padiglione Nazionale del Guatemala. L’opera presentata per l’occasione dal titolo L’Anima in Fiore, è un’installazione cinetica che cela al proprio interno una video arte che racconta il sottile margine che separa l’uomo dal proprio bambino interiore. L’opera, premiata per il suo significato sociale e valenza artistica, è entrata nella collezione permanente della Fondazione AIAPI a Rovereto (TN).

Nello stesso anno, dopo la sua partecipazione all’Art Expo di New York, in una personale allestita a Palazzo della Gran Guardia di Verona, Prandi presenta Il Labirinto dei Sogni come espressione finale di una ricerca che vuole confrontare l’uomo con un instabile labirinto, metafora dei meandri sconosciuti della mente.

Alla fine del 2017, presso la Pall Mall Gallery di Londra, l’artista introduce la linea labirintica intesa come sintesi di vibrazione del pensiero, oggi sua peculiare e riconoscibile identità artistica, che diventa presto un linguaggio universale per riflettere sul senso più profondo dell’esistenza dell’uomo.

Nel 2018, si citano la personale alla Made4Art Gallery di Milano e la
presenza delle sue opere nelle Sale Espositive della Grande Moschea di Roma.

Nel 2019 presenta un nuovo ciclo di opere sul tema della linea labirintica all’International Contemporary Art Fair a Thessaloníki e al MAC Museo Arte Cultura di Milano.

L’ultima ricerca artistica di Prandi evolve, con la serie LIFE >< LINE: la vita di una linea nella mente dell’uomo. Il percorso della vita viene inteso come una linea che nasce, cresce e si trasforma attraverso continue scelte, tracciando una storia frutto delle esperienze vissute e quindi specchio del proprio animo.

Nel 2022 vengono esposte le prime sculture duali della collezione LIFE >< LINE durante gli eventi ufficiali di Expo 2020 Dubai.

Nel 2023 la collezione completa LIFE >< LINE Sculpture viene presentata all’esposizione internazionale d’arte contemporanea Art Miami.

IL DUALISMO NELL’ ARTE DI ANDREA PRANDI

L’interrelazione tra mente e corpo, tra concreto e astratto, tra pratico e teorico, è uno dei concetti più complessi, e per questo tra i più affascinanti, che ha trasversalmente coinvolto l’Uomo nei secoli alla ricerca di una teoria universale e risolutrice in grado di rispondere agli interrogativi evocati da questo costante dualismo.
Per Andrea Prandi il tema del dualismo diventa una priorità della sua ricerca artistica, inteso come elemento imprescindibile nella struttura della realtà e nella sua conoscenza in ogni aspetto quotidiano.

L’approccio di Prandi alla cognizione dell’esistenza umana e ai suoi enigmi è sempre stato, fin dagli inizi, determinato da una scissione dualistica di fondo, che vede come esiti finali l’ammissione di più possibilità di significato compresenti in uno stesso fenomeno, come la questione della Panspermia o la percezione tra Sogno e Realtà.

Ogni elemento, infatti, conserva in sé una scissione interna che lo divide perfettamente in due parti uguali e contrarie, stabilendo un equilibrio di significati: amore e delusione, maschile e femminile, o la Natura stessa, che conserva in sé una duplice forza, quella che genera la vita e quella che ne pone la fine.

Questa irrinunciabile divisione è avvalorata secondo l’artista dalla teoria per cui la materia è contemporaneamente onda e particella: in meccanica quantistica, il principio di complementarità chiarisce questo aspetto per cui, da un punto di vista fisico, tutta la realtà si comporta in modo dualistico.

Essere consapevoli di oscillare in moto continuo tra una rappresentazione della realtà e il suo opposto è il primo passo per comprendere quanto il confine tra le due parti di un concetto sia così sottile e allo stesso tempo così solido e rilevante. L’uomo, una volta intuito e colto il pensiero dualistico che regola e descrive la realtà, troverà la giusta interpretazione che, come un’epifania, sarà in grado di svelare la vera natura delle cose, risolvendo quello che solo apparentemente è incomprensibile alla mente umana.

Da qui si sviluppa la ricerca artistica che porta a rappresentare la realtà secondo la sua natura dualistica, come la struttura stessa del nostro cervello.
Ogni opera, che racchiude in sé una “forma pensiero”, si manifesta attraverso il principio di complementarità tipico della meccanica quantistica. Studiare il dualismo significa comprendere che l’osservazione esterna della nostra metà duale opposta è la via essenziale alla comprensione interiore di noi stessi.

Nella più recente produzione dell’artista, il linguaggio della linea labirintica come metafora della vita, sua peculiare espressione dal 2017, si appropria della teoria dualistica della realtà e la interpreta, declinandola nelle diverse capacità di pensiero dell’uomo e nel suo libero arbitrio, in bilico tra pensiero razionale ed emotivo.